Fedez racconta la sua adolescenza difficile: “Ho perso la verginità con una prostituta e sputavo nel caffè di un cliente”.
Nel suo nuovo libro “L’acqua è più profonda di come sembra da sopra“, pubblicato da Mondadori, Fedez ha scelto di raccontarsi senza filtri. Il rapper ha aperto uno squarcio sul suo passato, svelando episodi crudi e inediti della sua adolescenza. Cresciuto nella periferia milanese, tra Buccinasco, Corsico e Binasco, Fedez descrive un ambiente difficile, segnato da solitudine e microcriminalità. Ma non sono mancate le rivelazioni scioccanti che hanno sorpreso i fan. Scopriamo che cosa ha rivelato.
Fedez: le confessioni nel libro
“Non è stata la scelta più brillante che si potesse fare” scrive, ricordando il trasferimento in una casa isolata “Con intorno solo una cartiera e prostitute col bidone del fuoco“.
Tra le pagine del libro, una delle rivelazioni più forti riguarda la prima esperienza sessuale del cantante. Fedez racconta di aver perso la verginità con una “prostituta di Binasco“, quando era ancora adolescente.

“Non ricordo la mia prima volta e credo che sia perché ho perso la verginità con una prostituta di Binasco. Quindici euro per il primo rapporto orale, trenta per il resto” scrive il rapper.
Il lavoro al bar dei genitori e lo “sputo nel caffè”
In quegli anni difficili, Fedez lavorava nel bar acquistato dai suoi genitori, che attraversavano un periodo complicato a causa dei debiti del mutuo.
“Una sera mi chiamano e mi dicono: ‘Federico, svegliati, datti una mossa o la musica te la scordi’“, ricorda nel libro. Ma il giovane Federico non era un dipendente modello: tra i clienti abituali ce n’era uno che non sopportava, un operaio di Copenaghen “che chiedeva sempre un caffè macchiato schioccando le dita“.
Per vendicarsi di quella maleducazione, racconta Fedez, aveva trovato un modo tutto suo per fargliela pagare: “Io preparavo una tazzina speciale, già sputata, solo per lui. Poi con grande nonchalance gliela servivo come se niente fosse“.